Vivi la Parola! 2018.02. 21 & 22

Mercoledì 21 febbraio 2018

«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti;

«Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento»

In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

(Matteo 5,17)

La legge è per il popolo d’Israele il segno della predilezione, perché solo a loro Dio ha consegnato questi precetti che tracciano la strada della vera gioia. In essa però non tutti i precetti hanno lo stesso valore. Alcuni sono perenni, altri sono legati alla situazione storica, all’evoluzione culturale.

Gesù riassumerà tutta la legge nei due comandamenti dell’amore che sono uno, Paolo commenterà che «pienezza della legge è l’amore» (Romani 13,8). A partire da esso tutto viene compreso nel suo vero significato, anche le piccole cose della vita.

Buona giornata!

don Carlo

Giovedì 22 febbraio 2018

Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico:

«Chiunque si adira con il proprio fratello

dovrà essere sottoposto al giudizio»

Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

(Matteo 5,22)

Gesù vuole estirpare dal nostro cuore ogni illusione di essere miti.

Vuole plasmarci veri uomini e donne di pace.

Questo richiede una straordinaria magnanimità, la capacità di andare sempre oltre la nostra misura e accogliere le reazioni dei fratelli senza giudicarle, cercando anzitutto di capirle, svuotandoci di noi stessi per cercare di ascoltare il fratello fino in fondo, fino a comprenderlo come lui si comprende.

Tutto ciò ci frena nelle nostre reazioni primarie e ci aiuta a vedere e situazioni con obiettività e senza rabbia.

Buona giornata!

don Carlo

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