Vivi la Parola! 2018.05. 19 & 20

Sabato 19 maggio 2018

5Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. 6Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. 7Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. 8E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9Riguardo al peccato, perché non credono in me; 10riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; 11riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato.

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma

«Per il momento non siete capaci di portarne il peso»

13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

(Giovanni 16,12)

Gesù conosce bene i suoi. Sa di cosa sono capaci ed è ben cosciente dei loro limiti.

La Sua grazia rende a tutti possibile l’impossibile.

C’è però una crescita che richiede tempo, una maturazione lunga, spesso molto dolorosa, che si sviluppa lungo i secoli.

Succede infatti che alcune esperienze del passato ci lascino perplessi, perché ci sono realtà del Vangelo che diventano chiare e realizzabili solo ad un certo momento.

Lì lo Spirito dona carismi e comprensioni nuove, apre strade che solo allora sono percorribili.

Non si smetterà mai di crescere, fino alla venuta finale di Gesù.

Buona giornata!

don Carlo

Domenica 20 maggio 2018

DOMENICA DI PENTECOSTE

5Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». 6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.

«Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò»

15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.

(Giovanni 14,13)

Nella dolce atmosfera confidenza dei discorsi di addio Gesù promette di esaudire quanto chiederemo in nome Suo. 

I suoi infatti diventano sempre più intimi a Lui e soprattutto con l’Eucaristia vengono trasformati in Lui.

Perciò non sono più loro a pregare, quanto Gesù in loro.

Lui sarà presso il Padre e quindi realizzerà quanto gli chiediamo.

Le richieste prendono forma in questo clima di amicizia, per cui si impara poco a poco a desiderare quello che Gesù stesso desidera.

Buona festa!

don Carlo

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