Vivi la Parola! 2018.05. 25 & 26

Venerdì 25 maggio 2018
S. Dionigi, vescovo

12In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. 13Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: 14Simone, al quale diede anche il nome di

«Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni,…»

Filippo, Bartolomeo, 15Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; 16Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.

(Luca 6,14)

Ecco quello che potrebbe sembrare solo un elenco di nomi.

Ma molti di loro ci sono noti.

Conosciamo la focosità di Pietro, la mitezza di Giovanni, il passato di Matteo.

Sappiamo quanto fossero diversi tra loro e ci chiediamo come potessero vivere insieme.

Ci fanno pensare alle nostre comunità in cui si assommano caratteri diversi e spesso convivere diventa difficile.

Probabilmente anche Maria avrà collaborato ad attutire le tensioni soprattutto dopo l’Ascensione.

Non a caso Gesù le aveva affidato Giovanni e con lui la Chiesa.

Affidiamoci a lei che ci aiuti a sciogliere i nodi che via via si presentano.

Buona giornata!

don Carlo

Sabato 26 maggio 2018

S. Filippo Neri, sacerdote

16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.

«Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli»

battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

(Matteo 28,19)

La missione che Gesù dà ai discepoli è di “andare”, un verbo di movimento che ci invita ad un continuo cammino verso gli altri.

Papa Francesco lo ha tradotto con “uscire” ad indicare l’atteggiamento di chi lascia la sicurezza della propria casa e delle proprie idee per poter comunicare con chi la pensa in modo diverso dal nostro.

Non è sempre facile vivere questo dinamismo della fede perché spesso ci sentiamo arrivati, abbiamo bisogno di certezze, ci attacchiamo al ” si è sempre fatto così”.

Questi sono i momenti di tentazione da cui chiedere di liberarci.

Buona giornata!

don Carlo

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