Vivi la Parola! 2018.12. 10 & 11

Lunedì 10 dicembre 2018

16Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». 17Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». 18Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, 19onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». 20Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». 21Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo;

«E vieni! Seguimi!»

Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

(Matteo 19,22)

La perfezione secondo Gesù non consiste nel non sbagliare mai: non ci arriverebbe nessuno e ci protenderebbe in uno sforzo sterile e a lungo andare deprimente.

È invece Lui a voler realizzare la perfezione in noi. E questo lo può fare se semplicemente Gli stiamo accanto, se Lo seguiamo dovunque va, dovunque ci indica.

Si tratta anche di fare tesoro di quanto ci fa capire e di non lasciare andare perduta nessuna grazia. Lui stesso ci darà il tempo e i mezzi per realizzare quanto ha in mente per noi.

E sarà Lui alla fine a completare la Sua opera in noi.

Buona giornata!

don Carlo

 

Martedì 11 dicembre 2018

23Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico:

«Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli»

24Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 25A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». 26Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». 27Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». 28E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. 29Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. 30Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.

(Matteo 19,23)

Dio ama i ricchi non meno dei poveri, siamo tutti Suoi figli.

Il problema è sul nostro versante: infatti Dio ha bisogno di trovare spazio per entrare e quando le ricchezze occupano interamente il cuore, o anche semplicemente sono al primo posto nella nostra scala di valori, non riesce a raggiungerci.

Quando invece siamo poveri, feriti, delusi Dio può venire in noi con la ricchezza della sua gioia, guarendoci nel profondo e accendendo una speranza che non conoscevamo. Comunque non è mai un’operazione indolore, è sempre un doloroso morire a noi stessi, ma poi è un risorgere ad una vita inimmaginabile.

Buona giornata!

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