Presentazione libro “Il campanile di Gorgonzola”

Il campanile di Gorgonzola
La storia, il concerto, la conservazione

Il volume verrà presentato sabato 14 gennaio 2017 alle ore 17.00 presso la Civica Biblioteca Franco Galato, nell’ambito dell’iniziativa a ingresso libero “Aperitivo con l’Autore. Incontri letterari in bliblioteca”.

Il volume «Il campani le di Gorgonzola. La storia, il concerto, la conservazione», realizzato anche grazie alla generosità di molti cittadini e al lascito di una parrocchiana da poco scomparsa, è opera a più mani: lo storico Marco Cavenago, che alla Chiesa dedicò già la sua tesi di laurea, si è occupato della parte storica, i professionisti Gualtiero e Lucia Oberti si sono dedicati alla parte sul restauro conservativo, mentre l’esperto Matteo Bolchini ha seguito la parte forse più curiosa, riguardante il restauro e la messa a punto delle otto campane, smontate, rimesse in sesto e rimontate sotto gli occhi di centinaia di cittadini a febbraio 2016.

Campanile_SS.Protaso_e_GervasoA corredo del volume, ricco di informazioni, documenti inediti ed immagini, un intervento del parroco don Ambrogio Villa: «Il libro rende partecipe il grande pubblico di molte notizie sul campanile, sulla storia del concerto e del suo significato».

Il campanile di Gorgonzola fu progettato dall’architetto milanese Giacomo Moraglia a metà Ottocento, a completamento del grandioso progetto ideato a inizio secolo dal ticinese Simone Cantoni, incaricato dal duca Gian Galeazzo Serbelloni di disegnare una nuova chiesa per Gorgonzola. Se l’edificio sacro era stato consacrato già nel 1820, i lavori di completamento e decorazione proseguirono lentamente ancora per alcuni decenni, sempre attenendosi fedelmente all’impronta neoclassica impressa dal Cantoni. La torre fu collaudata nel 1855, costruita in pochi anni alle spalle dell’abside secondo il progetto originale: tuttavia, non pochi furono gli ostacoli e i ritardi, se il primo progetto di Moraglia ancora conservato reca la data 1842.

Ci si mise anche il fatidico 1848, anno memorabile per i moti rivoluzionari anti austriaci: giunta da Milano l’eco delle gloriose Cinque Giornate, infatti, la popolazione interruppe i lavori di costruzione, intrapresi sulla base di una decisione d’ufficio governativa in un luogo diverso da quello inizialmente prescelto, ottenendo, dopo una sospensione, che la torre fosse finalmente costruita come e dove la comunità di Gorgonzola l’aveva sempre voluta e attesa.

L’attuale concerto di campane risale al 1922: gli otto “sacri bronzi” (uno dei concerti più notevoli in tutto il circondario) sono opera della Fonderia Broili di Udine, che negli anni del primo dopoguerra era molto attiva nell’opera di rifusione delle campane che, soprattutto nel Nord-Est, erano state requisite a fini bellici. Purtroppo, come spesso accade, la quantità non si accompagna alla qualità e, da subito, le campane fornite a Gorgonzola si segnalarono per alcuni difetti. Ne è prova il fatto che almeno due bronzi furono rifusi entro un anno, mentre nel 1931 un’altra campana fu sostituita richiedendola ai Fratelli Ottolina, della più vicina località brianzola di Seregno.

Dopo centocinquanta anni di storia del campanile e quasi un secolo di vita delle campane, si è reso necessario un importante lavoro di restauro conservativo, che ha interessato le facciate esterne della torre, lo smontaggio delle campane e del loro castello di sostegno, la progettazione di una nuova struttura portante, il restauro e l’accordatura delle campane (fino a pochi mesi fa Gorgonzola vantava uno dei concerti più “stonati” della Martesana, a detta degli esperti) e, infine, il riposizionamento di castello e concerto nella cella campanaria nel frattempo risanata.

MATTEO BOLCHINI, MARCO CAVENAGO,
GUALTIERO OBERTI, LUCIA OBERTI
IL CAMPANILE DI GORGONZOLA.
LA STORIA, IL CONCERTO, LA CONSERVAZIONE
A CURA DI LUCIA OBERTI SERIATE, TECNOSTAMPA, 2016

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