Imparate a fare il bene, cercate la giustizia

Questa frase e  stata scelta per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si celebra in tutto l’emisfero nord dal 18 al 25 gennaio ed e  tratta dal primo capitolo del profeta Isaia.
Il tema della giustizia e  un argomento scottante. Le diseguaglianze, le violenze e i pregiudizi crescono sul terreno di una societa  che fa fatica nel testimoniare una cultura di pace e di unità

E i tempi di Isaia non erano molto diversi dai nostri. Le guerre, le ribellioni, la ricerca della ricchezza, del potere, l’idolatria, l’emarginazione dei poveri avevano fatto smarrire la strada al popolo di Israele. Il profeta richiama con parole molto dure la sua gente a un cammino di conversione, indicando la strada per ritornare all’originario spirito dell’alleanza fatta da Dio con Abramo.

«Imparate a fare il bene, cercate la giustizia».
Cosa significa imparare a fare il bene? Occorre metterci nella disposizione di imparare. Richiede uno sforzo da parte nostra. Nel cammino di tutti i giorni abbiamo sempre qualcosa da comprendere, da migliorare, possiamo ricominciare se abbiamo sbagliato.
Cosa significa cercare la giustizia? Essa e  come un tesoro che va cercato, desiderato, è la meta del nostro agire.
Praticare la giustizia aiuta a imparare a fare il bene. E  saper cogliere la volonta  di Dio, che è il nostro bene.

Isaia offre degli esempi concreti. Le persone che Dio maggiormente preferisce, perché sono le piu  indifese, sono gli oppressi, gli orfani e le vedove. Dio invita il suo popolo a prendersi concretamente cura degli altri, soprattutto di chi non e  in grado di far valere i propri diritti. Le pratiche religiose, i riti, i sacrifici, le preghiere non sono a Lui graditi se ad essi non corrisponde la ricerca e la pratica del bene e della giustizia.

Questa Parola ci spinge ad aiutare gli altri, ad avere uno sguardo attento, soccorrendo concretamente chi è nel bisogno. Il nostro cammino di conversione richiede di aprire il cuore, la mente, le braccia soprattutto verso coloro che soffrono.

«Il desiderio e la ricerca della giustizia sono da sempre inscritti nella coscienza dell’uomo, glieli ha messi in cuore Dio stesso. Ma nonostante le conquiste e i progressi compiuti lungo la storia, quanto è ancora lontana la piena realizzazione del progetto di Dio! Le guerre che anche oggi si combattono, cosi  come il terrorismo e i conflitti etnici, sono il segno delle disuguaglianze sociali e economiche, delle ingiustizie, degli odi. […] Senza amore, rispetto per la persona, attenzione alle sue esigenze, i rapporti personali possono essere corretti, ma possono anche diventare burocratici, incapaci di dare risposte risolutive alle esigenze umane. Senza l’amore non ci sarà mai giustizia vera, condivisione di beni tra ricchi e poveri, attenzione alla singolarita  di ogni uomo e donna e alla
concreta situazione in cui essi si trovano» (Chiara Lubich).

Vivere per il mondo unito e  farsi carico delle ferite dell’umanita  attraverso piccoli gesti che possono aiutare a costruire la famiglia umana.

Tratto da: “La parola di vita” del mese di gennaio.

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