Vivi la Parola! 2018.10. 08 & 09

Lunedì 8 ottobre 2018

Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, il Signore Gesù disse: «Verranno giorni nei quali,

«Di quello che vedete,

non sarà lasciata pietra su pietra»

che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

(Luca 21,6)

Quando abbiamo notizia di terremoti, di inondazioni e di ponti che crollano, dopo il tempo della preghiera per le vittime e delle lacrime con coloro che piangono, occorre per noi ricordare anche la lezione di Gesù sulla provvisorietà della vita terrena.

Un insegnamento duro da riconoscere ed accettare, perché sentiamo in certo modo di avere il diritto ad una vita che sia secondo i nostri desideri, che si inizi per gli altri e si concluda per noi quando noi lo riteniamo giusto.

E dimentichiamo che è tutto un dono, che tutto è ricevuto, che nulla ci appartiene, che la nostra casa definitiva non è quaggiù ma ci aspetta lassù, anche se cominciamo già a costruirla su questa terra. E questo ci aiuta ad essere liberi, grati e sempre pronti all’incontro finale con Lui.

Buona giornata!

don Carlo

Martedì 9 ottobre 2018

Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome.

«Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto»

Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

(Luca 21,18)

Agli occhi degli altri, e anche al nostro sguardo soltanto umano, la situazione che Gesù descrive in questa pagina evangelica è una sconfitta su tutto il fronte, una dichiarazione di fallimento totale.

Ma a noi, discepoli del Risorto, la Sua croce ha insegnato che non solo l’esito finale della persecuzione è gloriosissimo e impensabile, ma che quella da Lui percorsa è l’unica strada per conseguirlo. Nulla di ciò che siamo andrà perduto, perché tutto rimane sempre saldamente custodito nelle mani di Dio.

Questo ci permette di affrontare ogni contrarietà e ostilità con coraggio e fiducia, sapendo che Gesù ama, parla e lotta in noi e con noi fino alla vittoria finale.

Buona giornata!

don Carlo

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