Vivi la Parola! 2017.01.15

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Domenica 15 gennaio 2017

II dopo l’Epifania

 

Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro:

«Riempite d’acqua le anfore»

e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

(Giovanni 2,7)

 

Attingere l’acqua quando manca il vino: non se ne capisce il senso. Ma il Vangelo, sin dall’inizio, ci mostra che occorre seguire Gesù anche quando ci chiede cose strane, che sul momento non capiamo.

Lui sa quello che fa e quello che chiede.

Non c’è altra strada per vedere i miracoli di Dio.

Talora preferiremmo far prevalere la nostra logica piuttosto che amare e fidarsi.

Ma se Lo seguiamo, tutto diverrà chiaro a cose fatte, guardandoci indietro scopriremo che era giusto così, che Lui ha fatto bene ogni cosa.

 

Buona giornata!

don Carlo

 

 

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