Vivi la Parola! 2017.01.27

Venerdì 27 gennaio 2017

 

Essendo il Signore Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga:

«Non temere, soltanto abbi fede!»

E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

(Marco 5,36)

 

Ogni volta è un po’ come la prima volta. Per fidarsi di Dio nei momenti di prova, di oscurità occorre mettere da parte i nostri ragionamenti, la nostra logica, non continuare ad insistere sulle nostre buone ragioni, ma credere che l’amore di Dio è più grande, che è capace di tutto e che il Suo disegno guarda molto lontano.

Noi pensiamo sempre che l’obiettivo sia che quel problema si risolva, che quella persona finalmente cambi, ecc.

In realtà lo scopo più importante è che io creda invincibilmente all’amore, che io ricominci mille volte con fiducia, perché solo questo accende la speranza anche attorno a me e genera la vita di Dio in tutti.

 

Buona giornata!

don Carlo

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