Vivi la Parola! 2018.05. 03 & 04

Mercoledì 3 maggio 2018

Ss. Filippo e Giacomo, apostoli

1Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via». 5Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». 6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».  8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. 12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 

«Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò»

(Giovanni 14,14)

Qual è la preghiera più forte che abbiamo nel cuore in questo momento?

La prima che rivolgeremmo a Dio se ci promettesse di esaudirci?

È una domanda importante perché ci rivela per cosa batte il nostro cuore, che cosa ci fa vivere davvero.

Gesù vuole che compiamo cose più grandi di quelle che Lui ha fatto.

Non possiamo quindi limitarci a domandare cose piccole, ma tendere a quelle infinite che fanno davvero respirare l’anima e ci danno la vera gioia per cui siamo stati creati.

Buona giornata!

don Carlo

Venerdì 4 maggio 2018

44Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; 45chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 47Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché

«Non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo»

48Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. 49Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. 50E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

(Giovanni 12,47)

Ogni volta che ci ritroviamo a lamentarci sulle ingiustizie del mondo e ci scagliamo contro chi produce guerre, dolore e morte non dobbiamo mai fermarci lì, limitandoci alla condanna.

Gesù è venuto a guarire questo mondo malato, a liberarlo dal male che lo opprime e per questo ha donato tutto, tutto Sé stesso.

Nel cuore del cristiano abita pertanto un invincibile desiderio di salvezza universale, che abbraccia tutti, buoni e cattivi, pronti a spendersi e a pregare per tutti senza risparmiarsi, perché questo è il cuore di Gesù.

Buona giornata!

don Carlo

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