Vivi la Parola! 2018.06. 07 & 08

Giovedì 7 giugno 2018

36Diceva loro anche una parabola:

«Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo

per metterlo su un vestito vecchio»

altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. 37E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. 38Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi.

(Luca 5,36)

Quando si è conosciuta la novità del Vangelo, tutto il resto ci appare vecchio, superato.

Non possiamo appiccicare qualche slancio generoso di amore gratuito sulle vecchie abitudini egoistiche, una vita a due velocità può solo renderci un po’ schizofrenici.

Diventa necessario gettarci nell’avventura con Dio senza pigrizie e ingannevoli nostalgie, lasciandoci trascinare dal vento dello Spirito.

E visto che non sappiamo farlo sempre, ricominciare sempre, al più presto, dopo ogni sosta.

Buona giornata!

don Carlo

Venerdì 8 giugno 2018

SACRATISSIMO CUORE DI GESU’

31Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. 32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. 33Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco,

«E subito ne uscì sangue e acqua»

35Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. 36Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso37E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

(Giovanni 19,34)

Alla luce di questo dettaglio, che poteva passare inosservato, ma che l’evangelista ci ha tramandato, è bello scorgere in quel sangue e in quell’acqua i sacramenti, che ci appaiono come la quintessenza dell’amore di Gesù, della vita di Dio, l’ultimo e il più prezioso fiotto di vita, donato e riversato su di noi, che ancora custodiva in Sé.

È proprio un attingere alla realtà intima di Dio, che ci fa diventare come Lui, tutto misericordia.

Buona giornata!

don Carlo

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