Vivi la Parola! 2018.07. 04 & 05

Mercoledì 4 luglio 2018

«Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto»

Allora li prese con sé e si ritirò in disparte, verso una città chiamata Betsàida. 11Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. 12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». 13Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 14C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». 15Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. 16Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 17Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

(Luca 9,10)

È il modo più bello per concludere la giornata: raccontare a Gesù quello che abbiamo vissuto.

Lui in un certo senso non ne ha bisogno, perché lo sa già ed è proprio il Suo Spirito ad aiutarci a trovare i segni del Suo passaggio, i frammenti di luce che hanno fatto brillare la giornata.

Ma occorre anche dire che Lui attende tutto questo, perché Lui vuole vivere l’amore reciproco con noi e il raccontare quello che viviamo è un segno bellissimo di amicizia.

Buona giornata!

don Carlo

Giovedì 5 luglio 2018

S. Antonio Maria Zaccaria, sacerdote

18Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». 19Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è risorto». 20Allora domandò loro:

«Ma voi, chi dite che io sia?»

Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». 21Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. 22«Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

(Luca 9,20)

Gesù non pone questa domanda così diretta ai discepoli solo per vedere se hanno capito quale sia la Sua identità, se hanno scoperto la Sua divinità e la Sua missione.

Vuole anche aiutarci a precisare che posto Lui occupa nei nostri pensieri, nei nostri sogni futuri, vuole sapere se l’incontro con Lui ci ha cambiati, se siamo contenti di stare con Lui, se la nostra amicizia con Lui è ancora viva e fresca.

Per questo è molto sano porci spesso questa domanda e provare, in tempi diversi, a dare la risposta più vera di ciascun momento.

Anche così si riaccende o si alimenta il fuoco.

Buona giornata!

don Carlo

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