Vivi la Parola! 2017.01.29

Domenica 29 gennaio 2017
SANTA FAMIGLIA DI GESU’, MARIA E GIUSEPPE

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio «una coppia di tortore o due giovani colombi», come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e

«Lo Spirito Santo era su di lui»

Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo / vada in pace, secondo la tua parola, / perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, / preparata da te davanti a tutti i popoli: / luce per rivelarti alle genti / e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.

(Luca 2,25)

Simeone è un uomo che onora lo Spirito Santo ascoltando quello che gli suggerisce. È grazie a questo che può vedere la salvezza che Dio prepara. Si lascia guidare interiormente e si trova al posto giusto al momento giusto.
Noi spesso organizziamo la vita nei minimi dettagli di tempo per arrivare a fare quello che abbiamo in mente, che riteniamo giusto.
Grazie a Dio però ci sono gli imprevisti o anche i nostri errori che realizzano un’organizzazione molto più sapiente e ci permettono di essere presenti lì dove è davvero prezioso per noi e per gli altri.
Quando poi tocchiamo con mano certe coincidenze provvidenziali, impariamo a fidarci di più per gioire di più e costruire qualcosa che rimane davvero.

Buona giornata!
don Carlo

COMMENTS