Vivi la Parola! 2018.03. 27 & 28

Martedì 27 marzo 2018

MARTEDI’ DELLA SETTIMANA AUTENTICA

«Terminati tutti questi discorsi»

il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso». Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, e tennero consiglio per catturare Gesù con un inganno e farlo morire. Dicevano però: «Non durante la festa, perché non avvenga una rivolta fra il popolo».

(Matteo 26,1)

Gesù ha parlato.

Ha insegnato, ha illuminato, ha rincuorato, ha rimproverato, ha risollevato e mille altre cose ancora, con la Sua parola.

Ora arriva il momento in cui le parole diminuiscono come quantità e l’amore si esprime sempre di più nel dono della propria vita.

Sulla croce le parole saranno pochissime, ma potremo in certo modo vedere Dio faccia a faccia in modo folgorante, come Colui che vive in sé tutto il dolore dell’umanità perché la ama senza confini.

Buona giornata!

don Carlo

Mercoledì 28 marzo 2018

MERCOLEDI’ DELLA SETTIMANA AUTENTICA

Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse:

«Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?»

E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo.

(Matteo 26,15)

Giuda nel linguaggio comune è diventato sinonimo di falso, di traditore, di infame.

Forse però negli ultimi tempi stiamo imparando ad essere più cauti.

Non perché ci appare meno grave quello che ha fatto, ma perché ci accorgiamo di essergli meno distanti di quello che crediamo.

Salvare la pelle e la faccia a qualunque costo, saltare sul carro del vincitore quando le cose si mettono male, mettere il denaro al di sopra di tutto, non badare troppo alle conseguenze delle nostre azioni, abbandonare al suo destino l’amico che ci ha deluso…è una mentalità che si respira nell’aria e non dobbiamo mai essere troppo sicuri di essere immuni dal contagio.

Buona giornata!

don Carlo

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