Vivi la Parola! 2018.07. 26 & 27

Giovedì 26 luglio 2018

Ss. Gioacchino e Anna,

genitori della Beata Vergine Maria

14Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. 15Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».

«Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo»

17Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. 18Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. 19Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. 20Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

(Luca 11,16)

Papa Francesco spiega così: «Questi teologi avevano un atteggiamento chiuso e cercavano sempre una spiegazione per non capire il messaggio di Gesù. 

E così era Gesù che doveva giustificare quello che faceva. 

Questa è la storia dei cuori chiusi, dei cuori che non lasciano entrare la misericordia di Dio, che hanno dimenticato la parola “perdono” — “Perdonami Signore!” — semplicemente perché non si sentono peccatori: si sentono giudici degli altri».

Buona giornata!

don Carlo

Venerdì 27 luglio 2018

21Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. 22Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. 23Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde. 24Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”.

«Venuto, la trova spazzata e adorna»

26Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».

(Luca 11,25)

La lotta contro il male dura tutta la vita.

Non ci si può mai considerare arrivati perché proprio nel momento in cui abbassiamo la guardia, le nostre fragilità tornano all’attacco. 

Sappiamo benissimo di avere dei lati che non vorremmo ci appartenessero, eppure sono radicati in noi, anzi in alcuni momenti  rischiamo di bloccarci a causa di essi.

Conviene guardarli in faccia, offrirli al Signore e cercare di fare la Sua volontà nonostante tutto.  

Buona giornata!

don Carlo

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