Vivi la Parola! 2018.11. 11 & 12

Domenica 11 novembre 2018

GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

Anche i soldati deridevano il Signore Gesù, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse:

«Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno»

Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

(Luca 23,42)

Credere alle promesse di  un uomo che sta agonizzando su una croce richiede una fede specialissima.

È un vedere l’invisibile, è un lasciarsi raggiungere dall’amore di Dio anche negli ultimi istanti della propria vita, è una comprensione nuova di ciò che veramente vale.

Le parole del buon ladrone ci consolano perché ci testimoniano che negli ultimi istanti della vita ci è data una luce speciale per vedere come stanno davvero le cose e anche lì possiamo decidere a Chi affidarci, anche con una sterzata provvidenziale dell’ultimo istante.

Buona domenica!

don Carlo

Lunedì 12 novembre 2018

Il Signore Gesù disse: «Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi

«Tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate,

viene il Figlio dell’uomo»

(Matteo 24,44)

L’importante è che tutto sia sempre pronto. Che tutto quanto facciamo non ci distolga mai dall’attesa e dal desiderio dell’incontro finale con Gesù.

Il modo più efficace per realizzare questo obiettivo, altrimenti quasi impossibile, è vivere incontrando e amando Gesù in ogni fratello che incontriamo, facendo di questo l’attività principale della giornata. Ci accorgeremo così che tanti incontri avremmo potuto viverli con più amore, l’esame di coscienza diventerà frequente e facile. E non smetteremo di chiedere allo Spirito di incendiarci con il Suo fuoco, perché anche al momento finale ci sia in noi un grande amore per accogliere il Signore del cosmo e della storia.

Buona giornata!

don Carlo

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