Icona sull’altare

Gesù samaritano

Sull’altare delle due Chiese è posta l’icona di Gesù samaritano, che resterà tutta la Quaresima.

Riportiamo al riguardo questa bellissima provocazione: “Vi ammiro, voi cristiani, perché identificate Cristo con il povero e il povero con Cristo, e quando date del pane a un povero sapete di darlo a Gesù. Ciò che mi è più difficile comprendere è la difficoltà che avete a riconoscere Gesù nel povero che è in voi. Quando avete fame di guarigione o di affetto, perché non lo volete riconoscere? Perché non sapete vedere le vostre fragilità come la presenza di Gesù in voi? Accettare se stessi sembra molto semplice, ma le cose semplici sono le più difficili…

Amando un mio nemico nel nome di Cristo, do prova senza alcun dubbio di grande virtù…quel che faccio al più piccolo dei miei fratelli l’ho fatto a Cristo. Ma se io dovessi scoprire che il più piccolo di tutti…il più povero di tutti i mendicanti, il più sfacciato degli offensori, il nemico stesso è in me, che sono io stesso ad aver bisogno dell’elemosina della mia bontà, che io stesso sono il nemico da amare… allora cosa accadrebbe?

Perché ci condanniamo e ci adiriamo contro noi stessi? E se fosse stato Dio stesso a presentarsi a noi sotto quella forma sgradevole dentro di noi?” (K.G.Jung).

Che consolante è vedere che Gesù è il buon samaritano e che quell’uomo ferito è… ciascuno di noi!

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